DONA IL TUO TEMPO:
FOTO DEI VOLONTARI ATTUALI
Le attività di accoglienza, ascolto, la concretizzazione dei progetti per le persone in difficoltà sono realizzati da persone che scelgono di dedicare un pò del loro tempo mettendosi a disposizione di chi è nel bisogno.
La nostra fede in Dio ci ricorda la nostra origine: veniamo dalla Trinità, che è una comunità di persone, siamo tutti figli dello stesso Padre, membri della stessa famiglia, perciò chiamati a realizzarci insieme… (leggi tutto)
La storia di Gesù di Nazareth è una storia d’amore e di donazione: egli “passò in mezzo a noi facendo del bene”. Il Buon Samaritano evangelico che passò accanto al malcapitato, lo guardò, “n’ebbe compassione”, “gli si fece vicino “, (..) ” e si prese cura di lui”, diventa l’immagine dello stile di Gesù e, al tempo stesso, della testimonianza cristiana. Il volontariato, che è forma moderna del dono e della relazione gratuita, può diventare una forma della testimonianza cristiana.
Oggi il volontariato è un’esperienza umana e sociale riconosciuta e che impegna nel nostro territorio persone e associazioni di diversa cultura e ispirazione. La carta dei valori del volontariato, stilata dal mondo del volontariato italiano, al termine dell’Anno internazionale dei Volontari proposto dall’ONU, qualifica come volontario “la persona che, adempiuti i doveri di ogni cittadino, mette a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità per gli altri, per la comunità di appartenenza o per l’umanità intera. Egli opera in modo libero e gratuito promuovendo risposte creative ed efficaci ai bisogni dei destinatari della propria azione o contribuendo alla realizzazione dei beni comuni”. Partendo da presupposti culturali diversi, il volontariato agisce, in forma individuale o associata, per il bene comune e un mondo migliore.
Il volontariato d’ispirazione cristiana nasce da un’idea di persona che è “immagine e somiglianza di Dio “, di un Dio che entra nella storia con libertà, gratuità ed umiltà, e che insegna la carità, l’amore come principio della relazione tra Dio e gli uomini e degli uomini tra loro. La relazione tra gli uomini assume, in Gesù Cristo, la forma della fraternità: diventa la Chiesa, dove ogni espressione di dono, di servizio libero è la risposta all’amore di Dio e principio dell’amore umano. La Carità nel suo duplice volto d’amore per Dio e per i fratelli è la sintesi della vita morale del credente. In questa prospettiva, ricordando che Gesù è venuto ad evangelizzare i poveri (Mt.11,5; Lc.7,22), come non sottolineare più decisamente l’opzione preferenziale della Chiesa per i poveri e per gli emarginati? (Giovanni Paolo II in TMA n.51).
Il volontariato per il cristiano è una delle esperienze nella quale dunque si manifesta e si realizza la Carità intesa come amore per i fratelli, risposta al dono ricevuto da Dio: “Vi dò un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv.13,34).
DIO HA BISOGNO DEL TUO AMORE PER SERVIRE I FRATELLI (avevo fame, avevo sete ecc.
NOI ABBIAMO BISOGNO DI TE.
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VOLONTARI: ARTIGIANI DI MISERICORDIA . (Dal Discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti del Giubileo degli operatori di Misericordia, 3 settembre 2016)
Fratelli e sorelle, voi qui rappresentate il grande e variegato mondo del volontariato.
Tra le realtà più preziose della Chiesa ci siete proprio voi che ogni giorno, spesso nel silenzio e nel nascondimento, date forma e visibilità alla misericordia.
Voi siete artigiani di misericordia: con le vostre mani, con i vostri occhi, con il vostro ascolto, con la vostra vicinanza, con le vostre carezze… artigiani!
Voi esprimete il desiderio tra i più belli nel cuore dell’uomo, quello di far sentire amata una persona che soffre. Nelle diverse condizioni del bisogno e delle necessità di tante persone, la vostra presenza è la mano tesa di Cristo che raggiunge tutti.
Voi siete la mano tesa di Cristo: avete pensato questo? La credibilità della Chiesa passa in maniera convincente anche attraverso il vostro servizio verso i bambini abbandonati, gli ammalati, i poveri senza cibo e lavoro, gli anziani, i senzatetto, i prigionieri, i profughi e gli immigrati, quanti sono colpiti dalle calamità naturali… Insomma, dovunque c’è una richiesta di aiuto, là giunge la vostra attiva e disinteressata testimonianza.
Voi rendete visibile la legge di Cristo, quella di portare gli uni i pesi degli altri (cfr Gal 6,2; Gv 13,34).
Cari fratelli e sorelle, voi toccate la carne di Cristo con le vostre mani: non dimenticatevi di questo. Voi toccate la carne di Cristo con le vostre mani.
Siate sempre pronti nella solidarietà, forti nella vicinanza, solerti nel suscitare la gioia e convincenti nella consolazione.
Il mondo ha bisogno di segni concreti di solidarietà, soprattutto davanti alla tentazione dell’indifferenza, e richiede persone capaci di contrastare con la loro vita l’individualismo, il pensare solo a sé stessi e disinteressarsi dei fratelli nel bisogno.
Siate sempre contenti e pieni di gioia per il vostro servizio, ma non fatene mai un motivo di presunzione che porta a sentirsi migliori degli altri.
Invece, la vostra opera di misericordia sia umile ed eloquente prolungamento di Gesù Cristo che continua a chinarsi e a prendersi cura di chi soffre.
L’amore, infatti, «edifica» (1 Cor 8,1) e giorno dopo giorno permette alle nostre comunità di essere segno della comunione fraterna